Nel corso della mia carriera come Senior Project Manager, ho sempre cercato di portare innovazione e ottimizzazione in ogni aspetto del mio lavoro. Ma è stato quando ho deciso di applicare le competenze di project management alla mia passione per la fotografia sportiva che ho creato qualcosa di veramente unico.
Come fotografo ufficiale di una squadra della A2 femminile di basket, mi sono trovato ad affrontare una sfida familiare per chi lavora nel project management: come ottimizzare un processo complesso con vincoli di tempo stringenti. Durante le partite, dovevo consegnare foto di alta qualità quasi in tempo reale a agenzie di stampa, giornalisti, Lega e squadra. Una sfida che richiedeva la stessa attenzione ai dettagli e capacità di gestione che applico quotidianamente nei miei progetti enterprise.
Il processo iniziale era tutt’altro che efficiente. Scattare 500 foto per partita, selezionarne circa 30 per la consegna immediata, trasferirle su PC, processarle e inviarle a destinazioni multiple usando connessioni spesso instabili – sembrava di rivivere quelle situazioni aziendali dove processi manuali e colli di bottiglia rallentano l’intero flusso di lavoro.
Ho applicato le stesse metodologie che uso nei progetti aziendali: analisi dei processi, identificazione dei bottleneck, automazione delle attività ripetitive. La mia esperienza con AWS e lo sviluppo di sistemi cloud mi ha permesso di creare una soluzione elegante: un sistema automatizzato che gestisce il processing delle immagini nel cloud.
Utilizzando le competenze acquisite come ingegnere informatico e nel project management, ho sviluppato un sistema che:
Per risolvere il problema della connettività instabile durante gli eventi, ho creato un router mobile personalizzato che aggrega la banda di più SIM card – una soluzione simile a sistemi professionali come LiveU Solo, ma a una frazione del costo.
Questo progetto personale riflette perfettamente l’approccio che porto in quelli aziendali: identificare un problema, analizzare le opzioni disponibili, implementare una soluzione scalabile e continuare a migliorare.
Il risultato? Un sistema che permette di consegnare le immagini entro un minuto dallo scatto, con intervento manuale minimo.
La stagione in corso ha segnato un ulteriore passo avanti con l’integrazione dell’intelligenza artificiale. Utilizzando le API di OpenAI, il sistema identifica automaticamente i numeri delle giocatrici, tagga e rinomina le immagini di conseguenza.
È lo stesso approccio all’innovazione continua che applico nei miei progetti enterprise: non fermarsi mai al “abbastanza buono”, ma cercare sempre di alzare l’asticella.
Questo progetto dimostra come le competenze di project management, process optimization e technical leadership possano trasformare qualsiasi ambito, professionale o personale. La chiave è mantenere sempre una mentalità orientata al miglioramento continuo e non avere paura di pensare fuori dagli schemi per trovare soluzioni innovative.
La prossima volta che vedrete una foto di basket pubblicata pochi secondi dopo l’azione, ricordate che dietro quell’immagine c’è un sistema costruito con la stessa cura e attenzione ai dettagli che metterei in un progetto enterprise mission-critical. Perché alla fine, che si tratti di gestire sistemi IT per multinazionali o di catturare momenti decisivi su un campo da basket, l’eccellenza sta nei dettagli e nell’instancabile ricerca del miglioramento.